Psicosomatica

Nasce movimento online ‘vogliamo la webtv’, che si batte per programmi intelligenti ed educativi.

TV cattiva maestra e alleata dell’epidemia di chili di troppo? Non solo. Secondo un gruppo di italiani, fra cui genitori e psicoterpeuti, la “pessima televisione italiana fa male alla salute e alla psiche, soprattutto a quella di giovani e giovanissimi”.

A bocciare senza appello il piccolo schermo sono i promotori del Movimento per la tv di qualità e l’informazione dal basso, che auspica l’avvento della web tv anche in Italia per voltare pagina nella programmazione televisiva, ritenuta ”troppo povera di contenuti e diseducativa”. Battezzata ‘vogliamo la web tv l’associazione no-profit ideata dal giornalista Enzo Di Frenna, presidente di Netdipendenza onlus, si batte per una tv più educativa per le nuove generazioni.

“Su questo sito – anticipa Di Frenna – gli italiani possono finalmente spiegare perché sono stufi della pessima televisione italiana. Genitori, insegnanti, imprenditori, psicologi, medici, giornalisti e tanti altri chiedono a gran voce una tv più intelligente. Perché non se ne può più – sbotta – di quiz a tutte le ore, reality, storie strappalacrime, tette, litigi e aggressioni in diretta. Siamo convinti che la web tv possa essere un’alternativa valida: prodotta dal basso, con pochi capitali e senza concessioni televisive”.

A stigmatizzare sul web la “pessima tv italiana” è anche la psicoterapeuta di Roma Nunzia Fasano, presidente della cooperativa Coinema. Che mette in guardia i genitori: “Vorrei evidenziare il rischio che questa televisione ha per la salute psicologica di tutti noi, soprattutto dei giovani. Del resto altri colleghi lo hanno già messo in risalto. I modelli diseducativi e i metamessaggi nascosti nelle trasmissioni sono un pessimo cibo per la psiche e l’anima”. Sul sito sono già state raccolte adesioni e interviste, ma anche videotestimonianze. Come quella di Elena Carone, madre di due figli, insegnante e assessore alla Cultura del Comune di Bracciano. “I nostri figli – dice – sono sottoposti quotidianamente a un bombardamento di messaggi che inducono a un consumo materiale di beni, ma soprattutto di notizie, informazioni, con una velocità a volte insostenibile. Bisogna rivedere questo modello e aprire una riflessione sulla capacità di analizzare tutto ciò che ci viene propinato dai mass media e dalle televisioni”. Fornire ai nostri giovani la possibilità di “creare la propria informazione attraverso la web tv”, come accade all’estero, “è sicuramente un obiettivo e un percorso positivo”, dice la Carone.

(Fonte: Gruppo Adnkronos)