Psicosomatica

La SIMP ha scelto ufficialmente dal 1973 di utilizzare la metodologia del “Gruppo Balint” quale strumento di base per la formazione dei propri soci, cioè di una metodologia  basata sulla esperienza reale del “mettersi in gioco” nel contesto di un gruppo di discussione e centrato su casi clinici  vissuti nella pratica professionale.

Mentre la giornata balintiana di Parma del 1 ottobre 2011 vuole riprendere e rinverdire una pratica che ha già fornito interessanti risultati pratici, attraverso il nostro sito web (www.simpitalia.com) vogliamo fornire del materiale conoscitivo sul “gruppo” soprattutto in riferimento alle tappe attraverso cui la SIMP è venuta operando in questo ambito.

Abbiamo scelto di presentare, dopo le tre precedenti note, una parte dell’intervento del collega ed amico Boris Luban Pozza una parte dell’intervento da lui effettuato al

SECONDO CORSO DI AGGIORNAMENTO DELLA SIMP A VERONA  nel 1970.

Le lezioni di tale corso sono state pubblicate nell’appendice del terzo quaderno SEU di psicosomatica (1971)  dedicato agli atti del 3° Congresso SIMP di Firenze (1971)  su “Allucinogeni e Psicosomatosi”.

La scelta di pubblicare questo materiale, anch’esso  ricavato da materiale  del Centro PIIEC di Documentazione della SIMP, ha diverse motivazioni: quella affettiva personale legata alla figura di Boris che è stata certamente determinante per le scelte balintiane della nostra “società” ed anche all’emergere nostalgico dei ricordi di tempi, per noi “eroici”, in cui cercavamo, come singoli, ma anche come gruppo [SIMP-Bernheim] una nostra via professionale ma anche umana, in un periodo in cui anche Balint si interessava a noi seguendo le iniziative avviate con Luban.
Ma essendo anche presente il desiderio di documentare la fase evolutiva della scelta balintiana che, nel testo presentato (1970) illustra un situazione in atto, un movimento potremmo dire,  in cui  l’Italia non rivestiva un ruolo centrale e nel quale la SIMP con il Congresso di Roma del 1969 e soprattutto grazie ad Antonelli  aveva avuto il  coraggio di mostrarsi ed iniziare a camminare prudentemente spedita.

Un’ulteriore motivazione alla scelta del testo va  anche riferita alla possibilità  di potere confrontare l’atmosfera culturale di allora con quella di oggi in cui sono avvenuti molti cambiamenti che, riferiti al “Balint” possono essere individuati in una notevole mutazione della  personale professionalità dei partecipanti ai “gruppi” con  un capovolgimento della prevalenza attuale di psicologi nei confronti dei medici per cui l’orientamento della relazione terapeuta-paziente (cliente) è meno orientata sul dato “corporeo” che su quello “mentale”.
Aspetti che possono tutti comportare esigenze di riflessione sulla organizzazione ed anche sulla tecnica conduttiva del “gruppo” seppure nella aderenza alla basilare impostazione balintiana.
È vivo l’augurio che proprio a partire da sabato 1 ottobre 2011 ci sia un impegno comune nei confronti della tecnica formativa che la SIMP ha fatto più di trenta anni or sono.

Ma Minervino ama i rischi e, pertanto: AUGURI DI CUORE.