Congressi

Firenze, Auditorium Convitto della Calza,
15-18 novembre 2007

Presidente E. Panconesi,Presidente Onorario P. Parietti

 

COMITATO SCIENTIFICO
Coordinatore M.G.Sarti
A. Allamani, M. Biondi, V. Caprioglio, M.G. Chiarini, A. Cossidente, L. Fei, R. Figini Simoncini, T. Lotti, G. Loverso, R. Mancini, P.M. Martellucci, A. Minervino, R. Morelli, M. Rosselli, P.P. Rossi, A. Suman.

La sezione toscana della Società Italiana di Medicina Psicosomatica ha accettato l’impegno di organizzare la XXI° edizione del Congresso SIMP  che le è stato conferito dal Direttivo Nazionale pensando principalmente a due sfide: ripetere il successo della precedente edizione del 1993, che per numero di iscritti e qualità di contributi scientifici è rimasta insuperata nella non breve storia della SIMP  e portare un contributo per una proposta di rifondazione della Società che aveva conosciuto negli ultimi anni varie vicissitudini.
E’ stato quindi pensato un Congresso che proponesse ai partecipanti una opportunità principalmente di tipo formativo, basata quindi sul lavorare insieme piuttosto che sul ricevere passivamente informazioni ex-cathaedra.

Si è perciò facilitata la possibilità di iscrizione oltre che agli specializzandi anche agli studenti universitari.  E’ stato compiuto un notevole sforzo per riunire un gruppo di relatori di grande esperienza sul campo che dessero una concreta disponibilità in questo senso piuttosto che ricercare nomi “di spicco”.
In totale il gruppo di relatori ha annoverato un totale di 190 partecipazioni, suddivise sui quattro giorni di durata del Congresso con relazioni plenarie, contributi in simposi tematici e conduzione di workshop esperienziali. Per quanto riguarda il tema prescelto,  il concetto di “qualità di vita” risulta vasto e complesso e prevede numerosi parametri da tenere in considerazione, fra cui l’autonomia, la possibilità di portare avanti le attività consuete e di condurre una normale vita di relazione, l’assenza di affaticamento e dolore, di sintomi di malattia e la possibilità di assumere terapie efficaci e non dannose.

Per formulare una denominazione più generale, si può definire qualità di vita tutto ciò che riguarda il benessere fisico, mentale e relazionale di un individuo. La medicina psicosomatica, partendo dal presupposto di considerare il paziente nella sua unicità di Mente e Corpo e con l’attenzione alla sua storia ed alle sue relazioni, può pertanto rappresentare un punto di vista ideale per migliorare la qualità di vita. Da questo è nato il tema del Congresso, con l’obiettivo di offrire un luogo di confronto fra vari approcci e su temi di attualità.
Confronto che ha avuto un punto di forza nell’interattività fra relatori e partecipanti di cui un esempio è l’ampio spazio riservato ai Gruppi di discussione, che hanno seguito le relazioni plenarie, secondo un modello recepito dalla EFPP, guidati da due moderatori e della durata di 75 minuti, sostituendo così con uno spazio ampio ed adeguato il tempo spesso più che limitato che riduce la fase della discussione ad uno sterile rituale da consumare frettolosamente.

Da sottolineare anche, nell’ampio ventaglio delle aree tematiche, l’attualità di alcune di esse come  per esempio il problema migratorio,  i disturbi post-traumatici da stress, i punti di contatto con la filosofia e la spiritualità. Hanno suscitato estremo interesse per l’attualità dei temi i Simposi Psicologia di Comunità e psicosomatica e Stress e Città.
Di particolare rilievo, e particolarmente nutrita, la partecipazione di specialisti di altre branche come cardiologi, ginecologi, endocrinologi, dermatologi, gastroenterologi, esperti delle medicine complementari, oncologi, algologi etc. a conferma di uno degli obiettivi del Congresso: quello di far uscire la medicina psicosomatica da uno spazio angusto di “psichiatria minore” e restituirla all’ambito del rapporto interdisciplinare come un approccio che può applicarsi in ogni campo della medicina. Infine si è riscontrato un notevole per i vari gruppi esperienziali come quelli sui Gruppi Balint  che è ormai da anni “bandiera” della sez. toscana della SIMP.
Concludendo si può esprimere una grande soddisfazione da parte di tutto il Comitato Scientifico per la buona riuscita della manifestazione concretizzatasi con l’afflusso di più di 500 partecipanti, a fronte di un anno e mezzo di fatica e difficoltà di vario genere per l’organizzazione del Congresso.

Mario G. Sarti