Congressi

Milano, Sala dei Congressi della Provincia,
3-5 giugno 1977

Presidenti C.L. Cazzullo e P. Parietti

Archiviato il mega-congresso di Roma, la SIMP continua i suoi appuntamenti biennali, soprattutto consolidando una serena atmosfera familiare fra i suoi soci: essi sono in costante aumento ma, appena iscritti, non hanno difficoltà ad affiatarsi con il nucleo dei “vecchi”, lasciandosi contagiare dal loro entusiasmo e dal loro spirito di corpo.
Spesso i congressi delle società scientifiche sono campi di battaglia con tanto di colpi proibiti; quelli della SIMP sono affettuose rimpatriate di amici. Ovviamente senza mai nulla togliere alla serietà dei “lavori” congressuali.
Il congresso di Milano fu “offerto” a Carlo Lorenzo Cazzullo, socio onorario sin dal’ 66, quale doveroso ma sincero riconoscimento sia per essere stato il primo cattedratico a parlare di psicosomatica in Italia già negli anni ’50 e a sostenerla di continuo nell’ambiente che conta, cioè l’università, sia per aver donato la sua prestigiosa e patrocinante presenza attiva a quasi tutti i congressi della SIMP, specie i primi.
Benché oberato di impegni, come suo solito, Cazzullo accettò la Presidenza scientifica incaricando il suo (e nostro) Parietti di accollarsi le grane organizzative.
Piero Parietti, socio della prima ora e da sempre consigliere della SIMP, fece cose egregie, dando la prima di quella che sarebbe stata una lunga serie di dimostrazioni di efficienza manageriale, di profonda preparazione e di appassionato attaccamento alle sorti della SIMP.
Lo aiutarono, come membri del comitato organizzatore, Giordano Invernizzi, la De Giuli, la Belloni, la Schiesari, la Tabadion insieme con Bellini e Occhipinti.
A Milano, capitale industriale d’Italia, si affrontò un tema nuovo aprendo un ulteriore capitolo della medicina psicosomatica: i suoi rapporti con l’ambiente di lavoro.
L’argomento è di notevole spessore sociale, con implicazioni anche politiche, ma è soprattutto clinico e specificamente psicosomatologico.
Dire “lavoro” significa dire “stress”, almeno in una percentuale di casi tutt’altro che scarsa, con tutto ciò che lo produce (competitività, frustrazioni, responsabilità) e che ne deriva (dal distress all’ulcera, all’ipertensione, all’infarto).
La “manager’s disease” è forse la più classica delle psicosomatosi oltre che esserne un esempio convincente, ed è ben più diffusa di quanto si creda poiché anche un capo-operaio è un po’ manager.
L’intera giornata di sabato 4 giugno affrontò tutti i possibili aspetti del problema, con 14 relazioni e con un “incontro-dibattito”, portando un importante contributo originale, tuttora insuperato, sia alla medicina che alla psicologia “del lavoro”.
Le relazioni furono svolte da psichiatri (Pazzaglia, Bertoglio, Rebecchi, Volterra, Muttini, Rovera, Pinessi, Conciato Giorgi, Pasini, Bellini), da psicologi del lavoro (Di Naro, Oddone), da clinici del lavoro (Berna, Foà, Chiappino) e da medici psicosomatologi di fabbrica (Pistoia, Di Donato).
Il secondo tema fu invece clinico: “malattie del colon e medicina psicosomatica”, con le relazioni di Bianchi, Ranzi, Trombini, Benatti, Comazzi, Luban Plozza, Bertolini e le comunicazioni di Abbiate Fubini, Pavan, Noccarato, Giorgi, Rosselli, Galeazzi, Allegra, Stroffolini.
Arricchivano il programma due “seminari”, uno su “attualità psicofarmacologica in medicina psicosomatica” (Valzelli, Trabucchi, Giordano, Ortolani) ed uno su “aspetti psicologici e riabilitativi del malato cronico” (Invernizzi, Vitali, Ba, Lambertenghi, Ventafridda, Sostero, Manara, Carta, Boccaletti).
Nella mattinata di domenica il congresso si concluse con un sessione di comunicazioni libere presentate da una ventina di congressisti.
Nella seduta inaugurale (dopo i saluti degli assessori Vertemati e Boioli, del rettore Schiavinato, del preside Pericle) Carlo L. Cazzullo, presidente del comitato scientifico del congresso, aveva svolto una lettura magistrale sul tema “medicina psicosomatica: evoluzione dei concetti, delle metodiche, delle applicazioni”.
Gli atti del congresso apparvero sui primi tre fascicoli del 1978 della rivista “Medicina Psicosomatica”: nel primo la conferenza di Cazzullo e 12 lavori sulla psicosomatica del colon; nel secondo le relazioni della sessione sulla psicosomatica del lavoro; nel terzo 12 comunicazioni libere. In tutto: 324 pagine.
Nel corso della cena sociale la SIMP offrì al prof. Cazzullo un piatto d’argento con l’emblema della Regione Lombardia e con le firme incise di Antonelli, Parietti, Luban Plozza.