2. Spazio Culturale

Consensus | spazio culturale
2.1 La MP non appartiene alla psichiatria anche se, nella sua prospettiva terapeutica, si avvale di tecniche psicoterapiche e psicofarmacologiche.
Perciò è giusto che venga insegnata nel settore delle Scienze del comportamento umano (psicologia, sociologia, antropologia, etica, ecc.) ed in quello della Fisiologia e patologia della mente umana (psichiatria, psicologia clinica, psicoterapia, ecc.), rispettivamente settori F e Q del “documento del Comitato Consultivo dell’Unione Europea” (1992) a cui si sta adeguando la nostra tabella XVIII (99).

2.2 La MP non appartiene alla medicina interna anche se dovrebbe essere la chiave di lettura ottimale per interpretare l’agire quotidiano del medico generalista (o di base) e il suo approccio al paziente.
Secondo Sifneos (96) dovrebbe essere addirittura stabilita come dipartimento a sé, indipendente da quelli di medicina e di psichiatria, alla pari della neurologia e della ostetricia. A tale dipartimento spetterebbe il servizio di consultation-liaison.

2.3 Lo spazio della MP non è ai margini (o in appendice) delle singole specializzazioni della scienza medica, ma bensì le permea tutte, capillarmente e universalmente, proprio come i neuroni sono presenti nell’intero organismo.
La scienza sta dando ragione a Virgilio che, con intuito da poeta, scrisse: “Spiritus intus alit, totamque per artus Mens agitat molem et magno se corpore mescit”. E gli antichi Scolastici confermavano: “Anima humana est tota in toto corpore et in qualibet eius parte”.

2.4 Le interferenze dello psichico sul somatico (e viceversa) sono tali e tante da influire significativamente su tutti i livelli dell’arte medica: prevenzione, terapia, riabilitazione.
Può essere utile un modello topografico (9): immaginiamo un appartamento con un lungo corridoio su cui si aprono le porte delle camere dei genitori, del figlio, della figlia, del nonno, ecc. Ogni membro della famiglia può dire “questa è la camera mia”. Il corridoio è di tutti e di nessuno. Tra il corridoio e le stanze, sotto ogni porta, c’è una soglia. Il corridoio è la psiche, ogni stanza è un apparato. Le soglie sono il “trait-d’union psicosomatico” nella fisiologia e nella patologia. Lavando il pavimento del corridoio l’acqua può invadere, più o meno, una stanza: cioè lo psichismo invade un apparato; forse lo lava, forse lo sporca.

2.5 Le dinamiche della soggettività (e cioè lo psichico) si costituiscono dentro precisi orizzonti socioculturali (condizioni materiali e relazionali di esistenza, convenzioni istituzionali, sistemi di valori e di mete culturalmente elaborati, ecc.) che si configurano in modo diverso nei vari contesti e appaiono oggi quasi ovunque in rapido cambiamento.
Ciò avvicina la psicosomatica all’antropologia medica in quanto disciplina che esamina il versante socioculturale dei processi di salute/malattia, le risposte conoscitive e operative che vi fanno riscontro nei vari contesti, lo spessore culturale dei soggettivi vissuti della patologia (Seppilli).