Premessa

Consensus |Premessa

La SIMP è stata costituita parecchi anni fa (06/06/1966) e, da allora, è sempre rimasta il punto di riferimento della psicosomatologia italiana. La sua rivista (“Medicina Psicosomatica”) e i suoi Congressi nazionali sono il monitoraggio degli interessi culturali del suo migliaio di soci (medici di base, psicologi, accademici, specialisti delle varie discipline mediche).

Negli ultimi dieci anni rivista e congressi sono stati caratterizzati da una palese inversione di tendenza. Dai concetti di psicogenesi e dallo studio delle cosiddette malattie psicosomatiche l’interesse si è spostato su sempre più numerosi campi di applicazione teorico-pratica della medicina psicosomatica. Gli ultimi congressi si sono contraddistinti per la molteplicità di simposi contemporanei su temi i più disperati e un tempo imprevedibili. Sembra che ci siano tante psicosomatiche, o che tutto sia psicosomatico, o che la psicosomatica sia tutto o quasi.

Ad occuparsi di psicosomatica ormai sono molti, ma si ha l’impressione che ciascuno corra sulla propria corsia, ritenendola prioritaria se non unica, ignorando o escludendo chi procede su corsie parallele. C’è rischio di confusione, anche se non proprio di caos, mentre ci sarebbe bisogno di una coralità di intenti per favorire l’ulteriore sviluppo di una corrente di pensiero che, nel giro di pochi lustri, si è trasformata, da piccolo seminario quasi clandestino di pensieri innovativi, in un movimento culturale di notevoli dimensioni.

Il C. D. della SIMP, nella riunione tenutasi a Trieste in occasione del nostro XV Congresso nazionale, ha ritenuto opportuno deliberare la stesura di un documento che definisca tutto il definibile, almeno allo stato attuale, sulla medicina psicosomatica (definizione, spazio culturale, nosografia, costrutti teorici, patogenesi, diagnosi, prospettive terapeutiche, profilassi, riabilitazione, bioetica) e sulla formazione psicologica del medico (psicologia del rapporto medico-paziente, il primo incontro, i limiti peraltro non esigui di intervento mediante il counseling e il problem solving).

Il C. D. ha affidato a noi l’oneroso onore di stilare una prima bozza di tale documento, perché, in quanto direttori della Rivista, abbiamo più dimestichezza con la letteratura e maggiore facilità di accesso alla bibliografia internazionale. Si è volutamente ignorata l’applicazione dei concetti psicosomatologici alle singole specialità della medicina, non certo perché non sia importante (tutt’altro: la MP è presente, talvolta massicciamente, in tutte le specializzazioni medico-chirurgiche, ed anzi trae linfa vitale dalle loro conferme) ma perché la nostra competenza è ovviamente limitata ed avremmo commesso troppe omissioni nel tentativo di elencare tutte le implicazioni psicosomatiche che solo gli specialisti delle singole discipline sono in grado di evidenziare.

Questo documento è stato sottoposto a tutti i membri del Parlamentino della SIMP (consiglieri nazionali eletti e cooptati, coordinatori delle Sezioni Locali della SIMP e loro coadiuvatori) ed ai componenti il Comitato Scientifico redazionale della rivista “Medicina Psicosomatica”, ed è stato ampiamente discusso nel corso di una consensus conference durante il XVI Congresso della SIMP (Parma 1997) dove ha avuto il consenso della SIMP, unica struttura, benché non pubblica, ragionevolmente abilitata ad esprimerlo. Si tratta della carta magna della psicosomatica, la sua “carta d’identità”, l’elenco dei motivi per cui esiste, i suoi limiti, le indicazioni, i campi d’azione, i metodi di diagnosi e cura, di prevenzione e riabilitazione, di ricerca e di formazione, il come e il quanto può fare sul territorio il singolo medico veramente motivato alla psicosomatica e dotato di formazione psicologica, e quanto può fare l’accademico per incentivare la ricerca scientifica e la formazione dei medici.

E’ anche la base programmatica dei Corsi di psicosomatica organizzabili dalle Sezioni Locali della SIMP. E’ importante sottolineare che questo documento è stato redatto in uno stile volutamente diverso da quello tipico di un consensus statement, privilegiando la comprensibilità immediata a formulazioni più complesse e, per alcuni, sfuggenti. La ragione è che questo statement è rivolto anche ai medici generici ed agli specialisti delle varie branche della Medicina e della Psicologia. Questo documento non intende offrire linee guida in ambito teorico, diagnostico e terapeutico.

Molti dei problemi descritti sono ancora controversi e non si prestano a schematizzazioni. Il documento riflette le discussioni che si sono svolte nell’ambito della SIMP dalla sua fondazione. E’ offerto come una proposta preliminare (suscettibile di modifiche nel corso di successive edizioni), che può facilitare il lavoro multidisciplinare in medicina. Ferruccio Antonelli e Massimo Biondi