Congressi

congressi SimpFirenze, Auditorium de “La Nazione”,
29-31 maggio 1971

Presidente V. Lapiccirella

Il presidente del 30°  Congresso prof  Vincenzo Lapiccirella non è  più tra noi. È scomparso nel 1978. Fu cardiologo insigne, uomo di immensa cultura, clinico medico di straordinaria umanità. Agli esordi della SIMP era il socio più anziano, il decano; ma il suo carisma derivava, più che dall’età, dalla sua convinzione istintiva e trainante nell’ineluttabilità della psicosomatica, convinzione nata su un background umanistico ma rafforzata da decenni di esperienza alletto dei malati. Si può dire che diventò psicosomatologo perché forzato dall’evidenza dei fatti. Pioniere ma anche testimone. E vate.

Quando, al congresso di Verona, nel 1969, si trattò di decidere sede e temi del congresso successivo, due realtà caratterizzavano il panorama sanitario e culturale: l’esplosione dell’uso dell’LSD nella gioventù mondiale e la problematica clinica, morale, giuridica dei trapianti.
Lapiccirella, appena eletto vicepresidente della SIMP, si offrì di organizzare lui, a Firenze, un congresso proprio su questi temi – allucinogeni e trapianti – visti sotto un’ottica psicosomatica. L’assemblea lo approvò all’unanimità. Lapiccirella prometteva un congresso eccezionale (e lo fu!); aveva solo bisogno di essere aiutato sul plano pratico, e la SIMP mobilitò la sezione toscana che si mise a sua disposizione per realizzare, insieme, quello che può definirsi il Congresso più coltoe più originale nella storia della SIMP.

La sessione sugli allucinogeni, aperta dallo stesso Lapiccirella, ascoltò le dotte relazioni di Bogliolo, Cancrini, Dotti, Sicuteri, Giberti, Vitetta, Parietti,Parenti e degli ospiti stranieri Luban Plozza (Svizzera), Vietor (Olanda), Kertesz e Ucha Udabe (Argentina).
Molto apprezzati anche i film di Bastiaans (Olanda), Kosamutsu (Giappone) e Macchi.
La sessione sul vissuto di trapianto e di protesi, organizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Medicina Sociale, si aprì con la relazione di Mario Bertini che presentò i risultati di una ricerca policentrica, sponsorizzata dallo stesso I.I.M.S., sui problemi psicologici in casi di protesi e trapianti e relative conseguenze cliniche e sociali.
L’italo-americano Castelnuovo Tedesco, di Los Angeles, incantò con le sue considerazioni psicoanalitiche su un caso di trapianto cardiaco, e Cimica non gli fu da meno con il suo “Blaiberg racconta” (Blaiberg fu il primo caso di trapianto cardiaco effettuato da Barnard).

Altri relatori di spicco furono Gentili, Ricci Bitti, Torre, Maggi. Il tema di fondo della sessione era costituito dagli aspetti cardiologici del problema: trapianto di cuore, circolazione extra corporea, portatori di pace-maker e di protesi valvolari.
La tavola rotonda sui problemi psicologici del trapianto renale fu presieduta ed aperta dal chirurgo Stefanini, con interventi di Cortesini, Invernizzi, Muratorio, Saraceni, il messicano Perez, e il giurista Amato, oggi direttore generale degli istituti di pena ma a quei tempi, ancora privi di leggi specifiche, tenace tutore dei diritti dei donatori di organi, volenti o meno che fossero.
Di grande interesse fu pure la tavola rotonda sul rigetto psicologico in ortopedia, con una casistica impressionante e ai limiti del credibile, specie nelle relazioni di Andreoli, Bonola, Ricci Bitti, Maderna, Traina, Perugia e Pizzetti, Teppati e Canestrini.
Prima di queste sessioni, tenute si nello splendido Auditorium del quotidiano La Nazione, si era svolta la cerimonia inaugurale a Palazzo Vecchio, con una eccellente conferenza di Cazzullo sul futuro della psicosomatica. Era stata assicurata la presenza del Ministro della Sanità il quale però, impossibilitato ad intervenire, mandò questo telegramma: “Riferimento cortese invito ringrazio vivamente ma spiacemi dover comunicare che improrogabili impegni precedentemente assunti non consentomi intervenire al 3° Congresso nazionale della  SIMP.Formulo vivissimi auguri piena riuscita lavori et invio mio cordiale saluto partecipanti tutti. Luigi Mariotti Ministro Sanità”.

Il Comitato Organizzatore, presieduto da Lapiccirella, vice-presidente Rivosecchi, direttore dell’Istituto di Medicina Sociale, era formato dai segretari Boganelli, Fanfani, Maggi e Marafioti Renzi, e da Alberti, Bogliolo, Racanelli, Ricci, Rosselli, Santini e Tomassini. Servizio stampa: Benatti, Cimica ed Errera.

Ricco il programma sociale: Vermouth d’onore a Palazzo Vecchio, banchetto ufficiale a Villa San Domenico, Firenze by night e, per le signore: shopping guidato, visita alla Galleria degli Uffizi e all’Istituto del Restauro, gita al museo Richard Ginori di Doccia a Sesto Fiorentino con visita al Parco della Petraia.
In dono alle signore un profumo del marchese Pucci ed una borsa della ditta Gucci. A tutti i congressisti buoni-sconto per acquisti presso alcune delle migliori ditte fiorentine.

Gli atti del 3° Congresso videro la luce, pochi mesi dopo, in due volumi. Il primo, edito dalla SEU, intitolato “.Allucinogeni e psicosomatosi” a cura di Antonelli e Lapiccirella, reca, in 140 pagine, le 13 relazioni sul tema, più, come prefazione, il discorso inaugurale di Cazzullo, ed è completato da un’appendice, di altre 190 pagine, recante le 15 lezioni del Corso di aggiornamento SIMP tenutosi a Verona, nel 1970, diretto da Guantieri, che ha curato questa edizione, con i contributi di Balestrieri, Montanari, De Stavola, Muzi, Benatti, Miraglia, Ferioli, Parietti, Galeotto, Caldironi, Vannoni, Brugnoli, Luban Plozza, Premuda e lo stesso Guantieri.
Il secondo volume, di 282 pagine, edito dall’Istituto Italiano di MedicinaSociale, intitolato “Il rigetto psicologico”, con prefazione di Antonelli e presentazione di Chiappelli, presidente dell’I.I.M.S., reca la lunga relazione di Bertini e le 24 relazioni presentate alla sessione sui problemi psicologici in cardiologia (trapianti, protesi, pace-maker) – conclusa con una poesia ironicoamara di Ugo Piazza, dermatologo e pubblicista, intitolata “Pace maker ovverosia… Pace e Bene (al cuore” – e inoltre i 12 interventi alle due tavole rotonde (problemi psicologici del trapianto renale e Rigetto psicologico in ortopedia), più quattro comunicazioni.

Il kit congressuale conteneva un ciclostilato recante i sunti dei contributi.
Il Servizio Stampa preparò un ciclostilato che venne diffuso, come al solito, ai medici pubblicisti dell’AMIS (Associazione Medici Italiani della Stampa) e dell’U.Na.M.S.I. (Unione Nazionale dei Medici della Stampa d’Informazione) oltre che ai mass-media d’informazione e scientifici.
Dopo il congresso Gastone Benatti stilò un resoconto dettagliato il primo di una lunga serie: tuttora egli è il reporter ufficiale dei congressi nazionali della SIMP, e in tale veste fa parte del Consiglio Direttivo – che venne diffuso alle riviste mediche, molte delle quali lo ripubblicarono. Prima fra tutte la rivista sociale che pubblicò anche, in 20 pagine del 30 fascicolo del 1971, tutti i sunti delle relazioni di Firenze, e, nel 4° fascicolo, i testi di sette contributi che non avevano trovato posto sui due volumi di atti perché dedicati ad argomenti di psicosomatica non inerenti i temi del Congresso.