Congressi

Congressi  SimpRoma, Università Cattolica,
11-16 settembre 1967

Presidenti F. Antonelli e L. Ancona

Al suo primo congresso nazionale la SIMP è stata tenuta a battesimo dai massimi esponenti contemporanei della medicina psicosomatica mondiale. Infatti il primo congresso fu organizzato dalla SIMP nel contesto di una “settimana psicosomatica internazionale”, una manifestazione scientifica che comprendeva ben dieci incontri e precisamente:

 

 

  • l Congresso nazionale della SIMP,
  • VII Conferenza Europea sulla ricerca psicosomatica,
  • l Congresso nazionale dell’Associazione Medica Italiana Studio dell’Ipnosi (AMISI),
  • I Congresso nazionale della Società Italiana di Psicoprofilassi Ostetrica (SIPPO),
  • V Convegno internazionale di Psicosintesi,
  • Simposio internazionale di psicofisiologia del sonno e del sogno,
  • Conferenza internazionale sulla psicosomatica del cancro,
  • Simposio internazionale sui problemi farmacologici in psicosomatica,
  • Simposio internazionale di medicina psicosomatica militare,
  • Simposio internazionale di medicina psicosomatica sportiva.

In pratica fu, per la storia, il primo congresso “mondiale” di psicosomatica, visto che l’International College venne fondato solo tre anni dopo (1970) come esito di accordi che iniziarono proprio a Roma su iniziativa di Kertesz, e che esisteva solo un gruppo europeo che si riuniva informalmente ogni biennio già da dodici anni (Londra 1955) su iniziativa di Leigh e Groen.
La cerimonia inaugurale ebbe luogo in Campidoglio, sala della Protomoteca, alla presenza dei rappresentanti ufficiali dell’OMS (Lebedev), della World Federation Mental Health (Abraham), della World Federation ofPsychiatry (Leigh) e dell’UNESCO (Jokl).
Nella riunione plenaria, clou della manifestazione, le letture magistrali furono tenute da M. Balint, R. Assagioli, CL. Cazzullo, L. Chertok, A. Jores,  D. Leigh e J.Rof Carballo.

Tra gli oratori che si succedettero al microfono nelle cinque sale (una con traduzione simultanea) dell’Università Cattolica in cui si svolsero, in contemporanea, in sei giorni, i lavori della “Settimana Psicosomatica Internazionale”, ricordiamo gli americani Fischer, Cratty, Kline, Mahoney, Riser, Sifneos (che parlò qui, per la prima volta, della sua alexitimia); gli argentini Aleandri, Kertesz, Knobel; il canadese Wittkower; il giapponese Ikemi; l’israeliano Groen; il cileno Matte BIanco; il peruviano Seguin; gli inglesi Aitken, Crisp, Kissen, Rees, Winnicot, Wolff; i tedeschi Baltrusch, Freyberger, Meyer; i greci Destounis, Kranidiotis, Philippopoulos; gli spagnoli Lopez Ibor, Sarrò, Vidal Teixidor; gli svizzeri De Saussure, Luban Plozza; il portoghese Barahona Fernandes.
Tra gli italiani: Ancona, Balestrieri, Basaglia, Bertini, Bompiani, Buscaino, Canestrari, Colucci D’Amato, Crosa, De Martis, Falorni, Floris, Gaddini, Gozzano, Manganotti, Marino, Mascherpa, Melchionda, Micalizzi, Miraglia, Moruzzi, Perrotti, Petiziol, Pinelli, Risani, Reda, Rinaldi, Sarteschi, Selvini Palazzoli, Servadio, Sirtori, Valle, Volterra, Zichella.

I partecipanti furono quasi 700, per metà stranieri provenienti da 43 nazioni. Il loro elenco ciclostilato, completo di indirizzo, fu inserito nel kit congressuale a cura della Wyeth. Il presidente della Repubblica Saragat mandò il seguente telegramma: “Esprimo il più vivo compiacimento per l’organizzazione della Settimana Psicosomatica Internazionale che, per adesione di partecipanti ed interessi di temi prescelti, si preannuncia di notevole rilievo anche per i riflessi sociali che vi si ricollegano. Con tale persuasione formulo fervidi auguri per il successo della iniziativa, auspicando che lo svolgimento del Congresso corrisponda agli intendimenti ed alle attese di quanti se ne sono resi benemeriti promotori come pure di quanti, con la loro partecipazione, hanno voluto recare il contributo della loro dottrina e della loro esperienza. Con sincera cordialità. Giuseppe Saragat”.
Il Comitato Organizzatore era presieduto da Antonelli e composto da Arcieri, Bertini, Canestrini, Cimica, Pastore, Pignatelli, Russo.
Gli Atti del Congresso, editi dalla SIMP, furono pubblicati in 5 volumi:
“Acta Medica Psychosomatica” a cura di F. Antonelli e L. Ancona, pagg. 830, recante gli atti del Congresso della SIMP, dell’European Conference e dei convegni su psicosintesi, cancro, sonno, ipnosi (155 lavori), un numero doppio della rivista “Medicina Psicosomatica” dedicato al Simposio sui problemi farmacologici in psicosomatica, pagg. 290 (36 lavori),
Atti del 1°  Congresso della SIMP, pagg. 180 (37 lavori),
Atti del Simposio di psicosomatica militare, pagg. 190 (15 lavori),
Atti del Simposio di psicosomatica sportiva, pagg. 160 (24 lavori).       .

A tali pubblicazioni va aggiunto il fascicolo 3 dell’annata 1967 della rivista “Medicina Psicosomatica” che recava, nelle sue 154 pagine, 233 sunti prestampati di altrettante relazioni, distribuito ai partecipanti nel kit congressuale.

Tutti i lavori sono stati pubblicati nella lingua in cui vennero presentati:italiano o inglese o francese.
In tutto: 1.800 pagine consegnate dalla SIMP alla letteratura internazionale. Un’impresa editoriale di notevole rilievo, eco adeguata alla grandiosità dell’evento.
A quei tempi ancora non esistevano le società organizzatrici di congressi che adesso pullulano e (sia pure a caro prezzo) rendono tutto facile.
Il congresso del 1967 fu interamente gestito dalla SIMP, compresa la stampa degli Atti, con l’unica collaborazione della CIT per le sistemazioni alberghiere.
Eppure la SIMP, costituitasi appena un anno prima, e ancora contando solo 80 soci, dette prova di efficienza amministrativa, oltre che organizzativa e scientifica, visto che riuscì a chiudere il bilancio di un congresso di quella portata con un attivo di 800.000 lire ai tempi in cui un pernottamento all’Hilton costava 9.355 lire.
Il programma sociale comprendeva un cocktail all’Hilttm, una gita a Villa d’Este a Tivoli con ricevimento e spettacolo e, per le signore, un defilè alla sartoria Balestra e visita ai Musei Vaticani. Il banchetto ufficiale si tenne alla Domus Aurea a Colle Oppio: i partecipanti ricevettero in omaggio il disco di Rascel “.Arrivederci Roma”. Alle signore fu offerta una borsa di raffia.
I dieci convegni della Settimana Psicosomatica Internazionale si svolsero indipendentemente l’uno dagli altri, ciascuno in un’aula, convergendo solo in occasione della seduta plenaria del 13 settembre.

Il l° Congresso nazionale della SIMP si svolse dall’11 al 14 e comprese sei sessioni dedicate rispettivamente a:
Approccio pluridimensionale alla psicosomatica,
Formazione psicologica del medico.
Aspetti psicologici della patologia cardiovascolare e reumatica,
Psicosomatica dell’età evolutiva,
Problemi psicosomatici degli adolescenti paramorfci,
Gastroenterologia psicosomatica.
Tra i relatori italiani, in evidenza Sanguineti, Cervini, Antoniotti, Canestrini, Gaddini, Reda.

La presenza, al congresso, di tanti illustri luminari italiani della medicina e della psichiatria offrì un avallo convincente. La psicosomatica usciva dal ghetto dei pregiudizi e del sarcasmo; entrava, per lo meno, nel limbo di una sopportazione guardinga.

Da allora in poi, comunque, non solo le massime riviste scientifiche, interpreti e portavoce della medicina ufficiale e tradizionalista, cominciarono a pubblicare articoli di psicosomatica, ma si cominciò ad usare il termine “psicosomatica” – in articoli, trattati, congressi – con disinvoltura talvolta pari ad inadeguatezza, solo perché ormai quel termine era “di moda”, quasi una prova di allineamento con tempi nuovi. Forse il primo congresso della SIMP fu la rampa di lancio da cui decollò la psicosomatica italiana che comunque si sarebbe affermata lo stesso, prima o poi.
Ma per quel gruppetto di soci che passò un anno ad organizzare un congresso di quella portata, fu una splendida avventura, impegnativa ma divertente, fortunatamente finita bene.