Parietti Cazzullo

Parietti- Cazzullo

Il prossimo Congresso nazionale della Simp che si terrà i giorni 11 e 12 novembre 2017 sarà il quinto, tra i ventisei sinora svoltisi che avrà luogo a Milano.

I precedenti sono stati. Il sesto nel 1977 sui temi “Medicina psicosomatica ed ambiente di lavoro” e “malattie del colon e medicina psicosomatica” , il dodicesimo nel 1989 su “Psicosomatica 2000: neuro scienze e psicoterapia alla scoperta del valore umano” , il diciottesimo nel 2001 su: “Il significato della medicina solistica nella medicina moderna“, il ventiduesimo nel 2009 su “Il corpo l’immagine la parola: le tre voci del sé”.
Tutti importanti e bene riusciti, ma tra tutti due, il sesto ed il dodicesimo, hanno avuto per la Simp un valore particolare, sia per le tematiche affrontate, sia per i momenti temporali in cui si sono svolti sul piano sociale (il sesto) e su quello scientifico culturale (il diciassettesimo ) ed è proprio su questi due avvenimenti che li voglio ricordare facendo riferimento ai documenti locale ed alle cronache fattene dal presidente Simp Antonelli nel suo libro “I primi 25 anni della SIMP

SOCIETA’ ITALIANA DI MEDICINA PSICOSOMATICA XXVI° CONGRESSO NAZIONALE

Milano 3.4.5. giugno 1977

PALAZZO DEI CONGRESSI DELLA PROVINCIA VIA CORRIDONL 18
Presidente del comitato scientifico Prof C.L. Cazzullo
Presidente del comitato organizzatore Dott. P. Parietti

SOCIETÀ ITALIANA
La “medicina psicosomatica” potrebbe essere qualificata per due caratteristiche fondamentali che la definiscono:

  • il porre attenzione alle componenti psico-conflittuali che sono implicate nella genesi di determinate forme morbose, per studiarne l’ incidenza e poterne prevenire le conseguenze;
  • un particolare tipo di approccio, dell’ operatore sanitario, nei confronti dell’uomo sofferente non più considerato come “oggetto guasto” su cui intervenire, ma come individuo dotato di una propria personalità, frutto della storia personale e del tipo di relazioni intra ed extrafamiliari sperimentate, sia a livello di realtà oggettiva che di elaborazione fantasmatica, in un determinato contesto socio-economico. Tale situazione comporta, per l’operatore sanitario, la necessità di:
    • avere un’adeguata conoscenza delle possibili dinamiche psicologiche in grado di intervenire, in associazione con altre variabili, nella genesi di quelle particolari forme morbose definite appunto “psico-somatiche”.
    • possedere una particolare formazione professionale che gli permetta di focalizzare adeguatamente il momento relazionale del rapporto con la persona sofferente. Formazione che comporta uno specifico addestramento integrativo del livello formativo raggiunto nella professione.

Tali due momenti non sono tuttavia separati, ma risultano invece strettamente interconnessi.
Se infatti è necessario conoscere le dinamiche psicoemotive attorno a cui viene strutturandosi la personalità individuale, è anche necessario possedere nozioni delle situazioni familiari e sociali che possono riattivare, nel paziente, precedenti dinamiche conflittuali.
Da ciò l’esigenza di una conoscenza abbastanza specifica, per l’operatore sanitario, di quelle situazioni che l’iter formativo professionale medico, tende a trascurare.
E’ soprattutto il caso di quelle particolari situazioni in cui l’individuo, impegnato in attività produttive consuma gran parte del suo tempo.
L’ambiente di lavoro si presenta pertanto particolarmente significativo, sia per condizioni obiettive (tipo e ritmi di lavoro, nocività dello stesso, conflittualità tra esigenze produttive e possibilità individuali del lavoratore, situazione socio-economica dello stesso ecc.), sia per
situazioni particolarmente impegnative sul piano emozionale (il produrre, la motivazione odemotivazione a ciò, il tipo di relazioni instaurate nell’ambito delle. attività produttive ecc.).

MEDICINA PSICOSOMATICA ED AMBIENTE DI LAVORO MEDICINA PSICOSOMATICA E COLONPATIE

Nel nostro sistema sanitario, strutturato con tutte le sue note carenze ed inefficienze, soprattutto sui lavoratori dipendenti affidati all’intervento di professionisti, nel contesto di specifiche strutture mutuo-¬assistenziali, le due categorie professionali più direttamente interessate non sembrano possedere, in certi ambiti, conoscenze che, se possedute potrebbero essere utili ad entrambe.

In realtà purtroppo il lavoratore medico sa poco, in genere, delle condizioni in cui opera il lavoratore in fabbrica, nei cantieri e nel posto di lavoro.
Il presente congresso, col primo tema di relazione, si propone di portare l’attenzione su un aspetto particolare della situazione lavorativa: quello del rapporto tra tipo di organizzazione del lavoro e sui rapporti tra persone e su alcune specifiche conoscenze acquisite su tali problemi, dalla “Psicologia del lavoro”, si cercherà di offrire elementi di discussione e di conoscenza alle categorie interessate, ai lavoratori ed alle loro organizzazioni per favorirne, attraverso la acquisizione di ulteriori conoscenze, il processo di appropriazione della gestione in proprio della salute.

Ai responsabili imprenditoriali elementi utili ad approfondite possibilità valutative delle condizioni in cui si svolge l’attività lavorativa, anche in funzione di modalità di considerare certe caratteristiche dell’attività produttiva (cosiddetto astensionismo, certe incidenze di infortunistica ecc.) con possibilità di intervento sulle stesse.

Agli operatori medici uno stimolo per l’acquisizione, in un determinato ambito del’attività professionale, di conoscenze che potrebbero non solo aumentarne il bagaglio culturale, ma rappresentare un’ ulteriore elemento da utilizzare al momento di portare un proprio contributo, anche di categoria, alla riforma sanitaria.

Ai responsabili degli “Enti” mutuo-assistenziali e alle strutture che li sostituiranno ed a quelli cui spetteranno le scelte operative a livello decisionale in tema di riforma sanitaria la possibilità di sensibilizzazione su problematiche di cui potrebbero attualmente non essere
completamente consapevoli.

Tutto ciò con molta modestia ed in un ambito molto limitato e specifico, ben consapevoli che, relativamente all’ambiente di lavoro, molto più gravi e drammatici sono altri problemi legati alla situazione tecnologica ed alle condizioni politiche e socio ambientali attuali a cui
una serie di tragici avvenimenti quotidianamente ci richiama.

Intenzione di chi ha organizzato il congresso è di portare nell’ambito medico una problematica non affrontata con particolare frequenza e, nel contempo, offrire al “mondo del lavoro” il contributo tecnico di operatori sanitari specificamente preparati in un ambito che, se vuole essere produttivo, non può più restare a livello prevalentemente privato, ma maggiormente inserirsi nella dimensione del sociale mettendo a disposizione di chi lavora ad ogni livello, conoscenze, capacità ed attitudini personali.

La scelta di Milano quale sede congressuale è stata una logica conseguenza delle considerazioni precedentemente svolte, in riferimento al significato che per la Città, la Provincia, la Regione, il “Lavoro” ha sempre avuto, oltreché per il ruolo che in ambito medico tale città da molto tempo svolge, attraverso strutture universitarie quali la Clinica Psichiatrica, nell’ambito della “medicina psicosomatica”

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Ad una riflessione attuale e al di là del successo ottenuto dal congresso, appare quanto molti ideali ed aspettative di quel periodo siano rimaste soprattutto a livello di buone intenzioni.